L’università Politecnica delle Marche punta all’internazionalizzazione, ma i diritti degli studenti stranieri vacillano
- flageaterscollecti
- 25 apr
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Aggiornamento: 11 mag
Le università pubbliche italiane attraversano da anni una fase di profonda crisi: tra il 2013 e il 2023 hanno perso 19.000 iscritti, mentre le private ne hanno guadagnati 22.000. Quelle telematiche addirittura 180.000. Il Rapporto ANVUR 2023 evidenzia come il declino sia più acuto nel Mezzogiorno, con cali superiori al 30 % in Abruzzo, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Per invertire la rotta, gli atenei di media dimensione puntano su flessibilità e internazionalizzazione: didattica mista e corsi in lingua mirano ad attirare studenti extra-UE. Anche il riparto del Fondo di Finanziamento Ordinario premia la mobilità internazionale: per il 2024 l’Università Politecnica delle Marche ha ricevuto 234.330 € aggiuntivi, grazie all’incremento degli iscritti stranieri.
Nel piano strategico 2025 la Politecnica delle Marche ha affermato di voler diventare il «centro di eccellenza per la comunità territoriale e internazionale», investendo nel corso triennale in inglese “Digital Economics and Business” (DEB). Tra le oltre 12.000 domande di prevalutazione, ne sono state ammesse 8.500 (il doppio dell’anno scorso): il 45 % proviene dall’Etiopia, il 20 % dal Pakistan, il 7 % dall’India. Oggi i 800 iscritti al DEB rappresentano il cuore della mobilità internazionale sull’ateneo, con 1.300 studenti stranieri complessivi.
L’aumento degli arrivi porta con sé importanti criticità: la Caritas di Ancona-Osimo registra che presso la Mensa Santo Stefano della Caritas il 7,1 % dei suoi ospiti sono studenti stranieri, molti in condizioni di grave disagio e si registra che i 107 studenti universitari stranieri che hanno richiesto i servizi della Caritas 25 si sono dichiarate senza dimora. Situazione in contraddizione anche con la richiesta di permesso di soggiorno per studenti extra-EU per cui è necessaria una residenza. Un significativo aumento della componete internazionale, se non accompagnata da misure di diritto allo studio, di welfare sociale e ad un miglioramento del contesto abitativo universitario Anconetano, comporta un aumento del disagio sociale e ad una pressione insostenibile sui servizi esistenti, già insufficienti. La mancanza di un adeguato sistema di supporto sta compromettendo l'integrazione degli studenti internazionali, rendendo difficile la loro permanenza e il loro benessere nella comunità locale.
Il diritto allo studio soffre di scadenze ERDIS non allineate ai tempi di rilascio del visto e di scarsa informazione degli studenti per quanto riguarda il bando (da un indagine interna oltre il 40 % non ha partecipato al bando per mancanza d’informazioni).
Il diritto all’abitare è ostacolato dalle discriminazioni etnorazziali: il 95 % degli studenti stranieri fatica a trovare casa e il 22,7 % denuncia fenomeni di discriminazione da parte dei proprietari o degli attuali inquilini. Infine, il diritto alla salute grava sull’aumento del costo dell’iscrizione al SSN (sistema sanitario nazionale) da 150 a 700 €, con il 63,6 % che sceglie polizze private spesso inadeguate.
Come collettivo politico indipendente riteniamo inaccettabile che l’Università Politecnica delle Marche per rispondere alle esigenze del mercato dell’istruzione punti tanto sull’attrattività internazionale senza prima aver investito massicciamente in quegli interventi fondamentali e strutturali per garantire condizioni di vita adeguate agli studenti stranieri accolti. L’ateneo dovrà rivedere gli strumenti di welfare esistenti, a partire dal Fondo Carlo Urbani, adeguando importi e criteri di erogazione, e allineando le tempistiche dei bandi ERDIS alle lunghe procedure burocratiche che gli studenti internazionali devono affrontare per giungere ad Ancona. Inoltre, sarà fondamentale istituire un fondo specifico per l’iscrizione al SSN, garantendo una copertura sanitaria più ampia agli studenti stranieri, potenziare l’offerta abitativa mediante studentati dedicati a questo segmento e fornire guide burocratiche chiare e dettagliate.
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